Eccoci con la rubrica del venerdì, in cui vorrei parlare delle scoperte che ho fatto durante la settimana. Non si tratta semplicemente di novità editoriali, ma di libri che mi hanno attirato in qualche modo particolare, siano essi nuovi o datati. In fondo, perchè ignorare il vecchio per il nuovo... tutto può convivere nella mia libreria e nella mia testa. Insomma... alternare Jane Austen a Stephen King o a qualche affascinante licantropo serve a mantenere il mio cervello ben sveglio!
Questa settimana mi sono interessata a questo.
Io ti troverò di Shane Stevens
(Ottobre 2010) - Fazi Editore
Alla sua uscita negli Stati Uniti, nel 1979, Io ti troverò è stato definito dal New York Times "straordinario". Stevens, nom de plume per un autore che scelse tra l'altro di far perdere le sue tracce, vi costruisce una storia agghiacciante, che ha per protagonista uno dei primi serial killer della letteratura, e insieme un ritratto vivido e crudo degli Stati Uniti tra gli anni '50 e '70. A partire da una storia vera, quella di Caryl Chessman, che negli anni Sessanta fu al centro dell'enorme dibattito internazionale sulla pena di morte negli States, in un'epopea violenta e romantica al tempo stesso, Stevens fa entrare i lettori nella mente di un assassino seriale e ricostruisce, attraverso le indagini della polizia e della stampa, e le responsabilità della politica, un drammatico caso in grado di terrorizzare un'intera nazione. Una riflessione sulla genesi del male, scevra da ogni moralismo, che si è conquistata il plauso dei più grandi maestri del thriller americano. Stephen King è uno dei più grandi estimatori di Shane Stevens tanto da riconoscergli una vera e propria influenza sulla propria scrittura: in "La metà oscura" riprende un personaggio di uno dei suoi romanzi e gli dedica la postfazione del libro in questo modo: "La scelta di questo personaggio è un omaggio a Mr. Stevens, i cui romanzi sono tra i più acuti mai scritti sul lato oscuro dell'American Dream. In queste opere la cosiddetta "mente criminale" e lo stato di psicosi cronica si fondono per creare il male perfetto. Ne raccomando la loro lettura incondizionatamente". Nonostante il successo di critica e pubblico, dopo l'uscita dell'edizione americana, Io ti troverò ha continuato a circolare per anni, in poche e introvabili copie, solo nel circuito delle bancarelle e nei reparti delle librerie dedicati all'usato. L'autore aveva scelto l'isolamento all'inizio degli anni '80 e nulla di lui era trapelato fino al 2007, quando fu data la notizia della sua morte. Solo nel 2009, l'edizione francese è stata resa possibile dalla caparbietà del suo editore, che è riuscito a rintracciare la figlia di Stevens, che ne deteneva i diritti.
A dieci anni, Thomas Bishop viene internato in una clinica psichiatrica dopo aver ucciso la madre, che lo tirannizzava da sempre. Io ti troverò si apre così, in quel lungo, atroce istante in cui il piccolo osserva il corpo della donna consumarsi tra le fiamme. Quindici anni dopo, l'uomo evade dall'istituto e dà inizio a una fuga sanguinaria sul cui cammino sono ancora le donne a cadere. Un omicidio, poi due, poi saranno decine; Bishop tortura e uccide spostandosi da Las Vegas a Chicago, a New York. Un personaggio infero ma straordinariamente umano, del quale Shane Stevens è cronista implacabile e, a suo modo, sodale, raccontandone nel dettaglio l'infanzia e gli anni di reclusione, le piccole ingenuità quotidiane e la ferocia omicida. Ne emerge un indimenticabile ritratto della follia, di quel concatenarsi di storie, incontri o mancati incontri che conducono un uomo a cedere alla violenza, all'orrore, alla distruzione dell'altro e di sé. E accanto a questa ombra inafferrabile che ferisce a morte le grandi metropoli del continente, scorre l'America degli anni Settanta, restituita attraverso una galleria di personaggi che gravitano intorno all'universo del crimine: poliziotti, medici, giudici, politici e giornalisti, in breve un'intera società coinvolta in una caccia all'uomo.
A dieci anni, Thomas Bishop viene internato in una clinica psichiatrica dopo aver ucciso la madre, che lo tirannizzava da sempre. Io ti troverò si apre così, in quel lungo, atroce istante in cui il piccolo osserva il corpo della donna consumarsi tra le fiamme. Quindici anni dopo, l'uomo evade dall'istituto e dà inizio a una fuga sanguinaria sul cui cammino sono ancora le donne a cadere. Un omicidio, poi due, poi saranno decine; Bishop tortura e uccide spostandosi da Las Vegas a Chicago, a New York. Un personaggio infero ma straordinariamente umano, del quale Shane Stevens è cronista implacabile e, a suo modo, sodale, raccontandone nel dettaglio l'infanzia e gli anni di reclusione, le piccole ingenuità quotidiane e la ferocia omicida. Ne emerge un indimenticabile ritratto della follia, di quel concatenarsi di storie, incontri o mancati incontri che conducono un uomo a cedere alla violenza, all'orrore, alla distruzione dell'altro e di sé. E accanto a questa ombra inafferrabile che ferisce a morte le grandi metropoli del continente, scorre l'America degli anni Settanta, restituita attraverso una galleria di personaggi che gravitano intorno all'universo del crimine: poliziotti, medici, giudici, politici e giornalisti, in breve un'intera società coinvolta in una caccia all'uomo.
Vex e Kalix di Martin Millar
(25 Novembre 2010) - Lain
Kalix, la più giovane e feroce discendente dell’antico clan scozzese dei MacRinnalch, si è ormai stabilita a Londra. Ma se vuole finalmente vivere come una ragazza qualsiasi, deve frequentare una scuola: ed è questo che lei e l’esuberante Vex, forte di tutto l’entusiasmo e la vitalità ardente di uno spirito del fuoco, si accingono a fare. Eppure, qualcosa non andrà per il verso giusto, e le difficoltà della ragazza non si limiteranno a quelle incontrate sui banchi. Kalix, infatti, continua ad avere alle calcagna una spietata schiera di nemici che auspicano la sua morte. E sembra che, questa volta, dovrà cavarsela da sola. Nel frattempo Thrix, la sorella, è impegnata a vincere il match di eleganza ingaggiato contro un’acerrima nemica. E Marcus, il nuovo Signore dei Lupi, è troppo preoccupato a organizzare un prestigioso concerto di beneficenza per interessarsi ai suoi problemi… Attesissimo sequel di “Ragazze Lupo”, “Vex e Kalix” conferma Martin Millar come uno degli indiscussi autori di culto dell’urban fantasy.
Red di Kerstin Gier
(17 Febbraio 2011) - Corbaccio
Per l’amica Leslie, Gwendolyn è una ragazza fortunata: quanti possono dire di abitare in un palazzo antico nel cuore di Londra, pieno di saloni, quadri e passaggi segreti? E quanti, fra gli studenti della Saint Lennox High School, possono vantare una famiglia altrettanto speciale, che da una generazione all’altra si tramanda poteri misteriosi? Eppure Gwen non ne è affatto convinta.
Da quando, a causa della morte del padre, si è trasferita con la mamma e i fratelli in quella casa, la sua vita le sembra sensibilmente peggiorata. La nonna, Lady Arisa, comanda tutti a bacchetta con piglio da nobildonna e con l’aiuto dell’inquietante maggiordomo Mr Bernhard, e zia Glenda considera lei, Gwen, una ragazzina superficiale e certamente non all’altezza del nome dei Montrose. E poi c’è Charlotte, sua cugina: rossa di capelli, aggraziata, bravissima a scuola e con un sorriso da Monna Lisa. È lei la prescelta, colei che dalla nascita è stata addestrata per il grande giorno in cui compirà il primo salto nel passato. Charlotte si dà un sacco di arie, ma Gwen proprio non la invidia: sa bene che si tratta di una missione pericolosissima non solo per la sua famiglia ma per l’umanità intera, e da cui potrebbe non esserci ritorno. E non importa se Charlotte non viaggerà sola ma sarà accompagnata da un altro prescelto, Gideon de Villiers, occhi verdi e sorriso sprezzante… Gwen non vorrebbe davvero trovarsi al suo posto. Per nulla al mondo...
Da quando, a causa della morte del padre, si è trasferita con la mamma e i fratelli in quella casa, la sua vita le sembra sensibilmente peggiorata. La nonna, Lady Arisa, comanda tutti a bacchetta con piglio da nobildonna e con l’aiuto dell’inquietante maggiordomo Mr Bernhard, e zia Glenda considera lei, Gwen, una ragazzina superficiale e certamente non all’altezza del nome dei Montrose. E poi c’è Charlotte, sua cugina: rossa di capelli, aggraziata, bravissima a scuola e con un sorriso da Monna Lisa. È lei la prescelta, colei che dalla nascita è stata addestrata per il grande giorno in cui compirà il primo salto nel passato. Charlotte si dà un sacco di arie, ma Gwen proprio non la invidia: sa bene che si tratta di una missione pericolosissima non solo per la sua famiglia ma per l’umanità intera, e da cui potrebbe non esserci ritorno. E non importa se Charlotte non viaggerà sola ma sarà accompagnata da un altro prescelto, Gideon de Villiers, occhi verdi e sorriso sprezzante… Gwen non vorrebbe davvero trovarsi al suo posto. Per nulla al mondo...
Sono il Numero Quattro di Pittacus Lore
(03 Febbraio 2011) - La Feltrinelli
Siamo arrivati in nove. In apparenza, siamo uguali a voi: vestiamo come voi, parliamo come voi, viviamo come voi. Ma non siamo affatto come voi. Siamo in grado di fare cose che voi non potete neanche sognare. Abbiamo poteri che voi non riuscite neanche a immaginare. Siamo più forti, più veloci e più abili di qualsiasi essere vivente del vostro pianeta. Avete presente i supereroi dei fumetti e quelli che ammirate al cinema? Una cosa del genere, però con una grossa differenza: noi siamo reali.
Ci siamo rifugiati sulla Terra e ci siamo divisi per prepararci: dovevamo allenarci, scoprire tutti i nostri poteri e imparare a usarli. Poi ci saremmo riuniti, tutti e nove, e saremmo stati pronti. A combatterli. Ma loro hanno scoperto che siamo qui e adesso ci stanno dando la caccia. Vogliono eliminarci, l’uno dopo l’altro. Così siamo costretti a scappare, a spostarci in continuazione, ad avere paura della nostra stessa ombra.
Attualmente mi faccio chiamare John Smith, e mi nascondo a Paradise, in Ohio. Credevo di essere al sicuro, ma ho commesso un errore gravissimo: mi sono innamorato di una mia compagna di scuola. E non potevo scegliere un momento peggiore.
Perché loro hanno preso il Numero Uno in Malesia.
Il Numero Due in Inghilterra.
Il Numero Tre in Kenya.
E li hanno uccisi.
Io sono il Numero Quattro.
Io sono il prossimo...
Ci siamo rifugiati sulla Terra e ci siamo divisi per prepararci: dovevamo allenarci, scoprire tutti i nostri poteri e imparare a usarli. Poi ci saremmo riuniti, tutti e nove, e saremmo stati pronti. A combatterli. Ma loro hanno scoperto che siamo qui e adesso ci stanno dando la caccia. Vogliono eliminarci, l’uno dopo l’altro. Così siamo costretti a scappare, a spostarci in continuazione, ad avere paura della nostra stessa ombra.
Attualmente mi faccio chiamare John Smith, e mi nascondo a Paradise, in Ohio. Credevo di essere al sicuro, ma ho commesso un errore gravissimo: mi sono innamorato di una mia compagna di scuola. E non potevo scegliere un momento peggiore.
Perché loro hanno preso il Numero Uno in Malesia.
Il Numero Due in Inghilterra.
Il Numero Tre in Kenya.
E li hanno uccisi.
Io sono il Numero Quattro.
Io sono il prossimo...
Infine la grande novità che annuncio con grande gioia. Un uscita che attendevo con trepidazione, non vedo l'ora di averlo tra le mani. Lo scorso anno ho letteralmente divorato la Trilogia dei Maghi (The Black Magician) e il prequel L'Apprendista del Mago ed ero ormai in Canav-astinenza. I suoi libri sono superbi e per mesi dopo averli letti, ho custodito nella mente le immagini di personaggi e luoghi che questa scrittrice ha saputo creare con le sue parole.
La Spia dei Maghi di Trudi Canavan
Non è stato facile per il giovane Lorkin crescere all’ombra della madre, la maga Sonea, famosa in tutto il regno di Kyralia per aver reintrodotto la potentissima magia nera. E altrettanto difficile è stato confrontarsi con la memoria del padre, morto prima che lui nascesse: Lord Akkarin, l’uomo che, vent’anni prima, era riuscito a sventare l’invasione dei perfidi maghi di Sachaka, inaugurando così un periodo di pace e prosperità. È quindi per dimostrare il suo valore che Lorkin si offre volontario per scortare Lord Dannyl, il nuovo ambasciatore, proprio nel regno rivale, dove la popolazione cova ancora un profondo risentimento nei confronti dei kyraliani. Sebbene la missione diplomatica preveda soltanto un periodo di studi sulle antiche leggende sachakane, il viaggio si annuncia irto di pericoli. Al loro arrivo, infatti, i due maghi ricevono un’accoglienza gelida e, ben presto, rimangono vittime di strani e inquietanti «incidenti». Ma Lorkin e Lord Dannyl non sanno che il motivo di una simile ostilità non sono il rancore e la rivalità che dividono i due regni, bensì le stesse ricerche dell’ambasciatore, che potrebbero condurlo sulle tracce di un segreto antichissimo, un segreto che sconvolgerebbe l’intero mondo della magia...
Un Brano
«Non puoi andare a Sachaka, ti uccideranno!» esclamò Sonea.
«Correrò il rischio, Lord Dannyl ha bisogno d’aiuto», rispose Lorkin. «E potremmo scoprire nuove forme di magia. Forse non saremo più costretti a ricorrere alla magia nera.»
«Correrò il rischio, Lord Dannyl ha bisogno d’aiuto», rispose Lorkin. «E potremmo scoprire nuove forme di magia. Forse non saremo più costretti a ricorrere alla magia nera.»
0 commenti:
Posta un commento