lunedì 21 febbraio 2011

Bitten di Kelley Armstrong

Pagine: 463
Titolo originale: Bitten
Lingua originale: Inglese
Editore: Fazi
Anno di pubblicazione 2010
Codice EAN: 9788876250781
Voto:  4/5

Toronto, ai nostri tempi. Elena Michaels è una giornalista di successo, ha un ragazzo normale che la vorrebbe sposare, ama correre di notte, correre veloce come il vento. Non sono certo le strade buie o i tipi loschi a farle paura perché dalla sua ha qualcosa di straordinario.
È l’unica donna licantropo al mondo.
Ha abbandonato il suo clan d’appartenenza e i comfort della villa, loro quartier generale, per una vita ordinaria. Indietro non si è lasciata solo un Branco ma anche Clay, colui che l’ha tradita trasformandola in un licantropo.
Sarà l’amore per l’unico uomo che davvero le abbia toccato il cuore e il forte sentimento di appartenenza ai licantropi che la ricondurranno indietro, quando il Branco avrà bisogno di lei. È giunto per Elena il momento di scegliere tra l’amore per Clay e quello per il ragazzo della porta accanto, tra la sua nuova vita, tessuta su una tela labile e pregna di bugie, e la sua natura che, come la luna chiama le maree, la sta chiamando a sé.
Pubblicazione della Fazi (Lain) a 10€ e già per questo dovrebbe essere degno di nota, perché questa casa editrice ha dimostrato che si può pubblicare un libro in brossura (copertina rigida) bello, senza refusi o errori di stampa, senza l’effetto bibbia che ti fa venire i crampi alle braccia dopo 10 minuti di lettura. Insomma, un bel libro, fatto bene, nuova uscita e che costa quasi la metà delle altre novità in libreria. Complimenti alla casa editrice che ha fatto una figura egregia.
Ma passiamo subito al libro. E’ il primo volume della serie Woman of the Otherworld. La Armstrong ci presenta l’universo dei licantropi attraverso una storia ben caratterizzata. Iniziato credendo fosse un paranormal romance mi sono ricreduta dopo poche pagine. La scrittrice è riuscita a creare una storia affascinante, quasi un thriller ben amalgamato con indagine, azione, amore, amicizia e qualche scena di sesso ben descritta ma che riesce a non prendere il sopravvento sulle altre vicende, come spesso succede.
I geni della licantropia si trasmettono su linea maschile, di conseguenza una donna può diventare licantropo solo attraverso il morso, ma il processo di trasformazione è talmente violento e difficile da affrontare che spesso si conclude con la morte della donna morsa.
Elena è un licantropo donna. L’unica al mondo e per questo una preda ambita dai maschi della sua specie. Non ha avuto una vita facile e da bambina, dopo la morte dei genitori, è passata da una famiglia affidataria all’altra, dovendo vivere esperienze per niente piacevoli. Si è creata una corazza per affrontare la vita e ha imparato a contare solo su se stessa, sognando un giorno di poter avere una vita normale, con un uomo normale e una famiglia normale. Ma quando viene morsa da un licantropo, l’uomo che amava e nel quale aveva riposto tutta la sua fiducia, il suo mondo crolla improvvisamente. Entra a far parte del Branco ed è costretta ad affrontare la realtà dei fatti. Vede tutto quello che aveva sempre sognato sbriciolarsi tra le sue mani. Ma riesce ad accettare questa sorte, così relega in un angolo la sua licantropia e si è crea una vita alternativa, fingendo di essere normale. Vive con Philip, il fidanzato ignaro della sua natura, a Toronto e si divide tra lui, il lavoro e le uscite notturne segrete per obbedire ai suoi istinti e correre tra i boschi. Vede il suo progetto di un tempo prendere forma, i suoi sogni forse si possono ancora realizzare. Ma perché ha scelto proprio Philip? Perché quel tipo di uomo, sempre così pacato e comprensivo?
Accade qualcosa che arriva di nuovo a turbare la sua normalità. Il maschio alfa del Branco, Jeremy, la richiama a casa. Ci sono dei gravi problemi da affrontare ed è necessaria la sua presenza. Elena è combattuta, non vuole essere di  nuovo trascinata in quel mondo, non vuole rivedere Clay. Ma non può agire diversamente e abbandonare il Branco nel momento del bisogno. 
“La verità era che Jeremy non capiva assolutamente niente in fatto di donne. In sua difesa bisogna dire che sarebbe stato un errore aspettarsi il contrario. Nel mondo dei lupi mannari il gentil sesso svolge un ruolo poco più che insignificante. (…) Solo i figli maschi ereditano i geni della licantropia. Così, mentre le figlie non sono nemmeno prese in considerazione, tutti i bambini maschi vengono sottratti alle madri durante l’infanzia e non possono mantenere con esse nessun tipo di legame. Questa è la legge del Branco. (…) E non c’erano licantropi donna. Eccetto me, naturalmente.” (Elena) 
Elena è una vera donna, non una superwoman che distrugge il mondo e nemmeno una donnetta senza spina dorsale che vacilla ad ogni sguardo maschile. E’ testarda, ribelle ma anche intelligente e fragile, come può esserlo solo una donna. Riesce sempre a sorprendere con le sue decisione inaspettate e ha la forza di lottare per ciò in cui crede e sogna, anche se forse non sa bene che direzione prenderà la sua vita. 
“In dieci anni il diavolo non aveva mai cercato di mettersi in contatto con me per darmi delle istruzioni o anche solo per un veloce saluto. A dire il vero nemmeno Dio. Forse questo voleva dire che non esistevano. Più probabilmente, nessuno dei due voleva avere a che fare con me.” (Elena) 
Clay è uno…  psicopatico. Questo è quello che inizialmente riusciamo a percepire dai suoi comportamenti. Un licantropo abbandonato da piccolo e cresciuto da Jeremy, il maschio alfa, come un figlio. Non combatte la sua natura selvaggia e anzi la ostenta, diventando violento oltre l’umana comprensione. Non ha nessuna considerazione degli umani ed è indifferente alla loro sofferenza. Vive e agisce con istinto animalesco. La voglia del lettore che incontra Clay con Elena, è che lei lo aggredisca e gli strappi la testa a morsi, perché Clay non può risultare simpatico, non si può patteggiare per lui. Ma l’abile Armstrong ci stupisce, Clay avrà un’evoluzione inaspettata che spingerà Elena, e il lettore, a dargli almeno il beneficio del dubbio. 
“Proteggerti è la cosa più importante per me in questo momento. Non importa quanto sia arrabbiato: non cambia nulla. Io sono in grado di adattarmi al mondo degli umani. Il fatto che non ci provi più non significa che non ne sia capace. Ho cercato di integrarmi, mi sono sforzato e mi sono esercitato da quando avevo otto anni. Non ho fatto altro che studiare il comportamento umano per quindici anni. Quando ho capito che ero in grado di adottarli, ho smesso di provarci. Perchè? Perchè è inutile. Fintantochè posso modificare il mio comportamento in pubblico abbastanza da non dovermi preoccupare di essere attaccato da una massa di gente armata con proiettili d’argento, questo va bene a Jeremy e agli altri fratelli del Branco. Se cercassi di fare di più tradirei me stesso. Non lo farei mai senza un motivo, ma proteggerti mi sembra un ragione sufficiente. Quest’uomo potrà anche pensare che io non sia la persona più socievole di questo mondo, ma non avrà motivo di pensare male di me. Non rovinerò niente.” (Clay) 
Ho scoperto nella Armstrong una scrittrice davvero brava, il suo stile è affascinante, ricco di particolari e difficilmente banale o noioso. Oltre ai personaggi principali, Elena e Clay, ha saputo costruire intorno una reticolo di figure secondarie ben descritte che entrano a far parte della storia armonizzandosi perfettamente. Si riesce a sentire l’intero Branco veramente parte integrante della storia, senza che nessuno rimanga in ombra o ignorato. I cattivi sono effettivamente  dei pazzi, ma con un’intelligenza e un’astuzia ben studiata che li rende veramente pericolosi e imprevedibili. Una nuova scrittrice (nuova solo per le pubblicazioni italiane, naturalmente) da tenere d’occhio e di cui vorrò sicuramente approfondire la conoscenza. 
Un’ulteriore precisazione. Sebbene Bitten faccia parte di una saga, è un romanzo autoconclusivo e già per questo ha meritato un punto in più, in un momento in cui le saghe dilagano e per comprendere cosa succede si è costretti a leggere un minimo di tre o quattro libri.
Pubblicazioni Italiane: 
° Serie Woman of the Otherworld: Bitten
° Serie Darkest Powers: The Summoning (in previsione a breve lettura e recensione)
Curiosità: se volete dare un'occhiata a Bitten, per la serie "provare per credere" QUI potrete scaricare i primi 15 capitoli.

1 commenti:

Valentina ha detto...

mmm...mi piace mi piace.... :)))) per casini vari sono mancata qulache giorno qui sul blog...e accidenti se sei andata avanti.....il tuo lavoro è sempre splendido... :)
PS: messo in libreria desideri!!

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