Pagine: 384 Titolo originale: I Am Number Four Lingua originale: Inglese Editore: Nord Anno di pubblicazione 2011 Codice EAN: 9788842916673 Voto: 3/5 |
Siamo arrivati in nove. In apparenza, siamo uguali a voi: vestiamo come voi, parliamo come voi, viviamo come voi. Ma non siamo affatto come voi. Siamo in grado di fare cose che voi non potete neanche sognare. Abbiamo poteri che voi non riuscite neanche a immaginare. Siamo più forti, più veloci e più abili di qualsiasi essere vivente del vostro pianeta. Avete presente i supereroi dei fumetti e quelli che ammirate al cinema? Una cosa del genere, però con una grossa differenza: noi siamo reali.
Ci siamo rifugiati sulla Terra e ci siamo divisi per prepararci: dovevamo allenarci, scoprire tutti i nostri poteri e imparare a usarli. Poi ci saremmo riuniti, tutti e nove, e saremmo stati pronti. A combatterli. Ma loro hanno scoperto che siamo qui e adesso ci stanno dando la caccia. Vogliono eliminarci, l’uno dopo l’altro. Così siamo costretti a scappare, a spostarci in continuazione, ad avere paura della nostra stessa ombra.
Attualmente mi faccio chiamare John Smith, e mi nascondo a Paradise, in Ohio. Credevo di essere al sicuro, ma ho commesso un errore gravissimo: mi sono innamorato di una mia compagna di scuola. E non potevo scegliere un momento peggiore.
Perché loro hanno preso il Numero Uno in Malesia.
Il Numero Due in Inghilterra.
Il Numero Tre in Kenya.
E li hanno uccisi.
Io sono il Numero Quattro.
Io sono il prossimo...
Ci siamo rifugiati sulla Terra e ci siamo divisi per prepararci: dovevamo allenarci, scoprire tutti i nostri poteri e imparare a usarli. Poi ci saremmo riuniti, tutti e nove, e saremmo stati pronti. A combatterli. Ma loro hanno scoperto che siamo qui e adesso ci stanno dando la caccia. Vogliono eliminarci, l’uno dopo l’altro. Così siamo costretti a scappare, a spostarci in continuazione, ad avere paura della nostra stessa ombra.
Attualmente mi faccio chiamare John Smith, e mi nascondo a Paradise, in Ohio. Credevo di essere al sicuro, ma ho commesso un errore gravissimo: mi sono innamorato di una mia compagna di scuola. E non potevo scegliere un momento peggiore.
Perché loro hanno preso il Numero Uno in Malesia.
Il Numero Due in Inghilterra.
Il Numero Tre in Kenya.
E li hanno uccisi.
Io sono il Numero Quattro.
Io sono il prossimo...
Primo volume della serie Lorien Legacies. Un libro di facile e veloce lettura, che non sono in grado di inquadrare pienamente. Mi aspettavo un romanzo di fantascienza, ma sicuramente non lo è. Sembrava un fantasy, e ruota intorno a quest’universo ma non lo abbraccia pienamente. Si può chiamare romanzo cinematografico adolescenziale? So che è uscito il film e ho sentito dire che, in quella versione, hanno completamente stravolto la trama. Non posso esprimermi perché non l’ho ancora visto, ma la sensazione nella lettura del libro è stata quella di seguire un film. Dialoghi e storia con ritmo incalzante, senza troppo spazio a parole superflue, trama e narrazione forse un po’ troppo semplice e banale (sarà per la narrazione in prima persona?). Capisco che il pubblico a cui è rivolto sia il solito Young Adult, ma credo potesse dare molto di più al lettore.
L’idea di fondo mi intrigava e mi sembrava originale, mi ha lasciato invece con un senso di insoddisfazione all’ultima pagina. Sicuramente questa sensazione è dovuta anche al fatto che, essendo il primo di sei volumi, sia prettamente introduttivo, ma non mi ha particolarmente impressionato da spingermi alla scoperta del seguito della storia.
Estratti da Sono Il Numero Quattro.
Estratti da Sono Il Numero Quattro.
“All’inizio eravamo in nove. Tre sono morti. Siamo rimasti in sei. Ci danno la caccia, e non si fermeranno finchè non ci avranno uccisi tutti. Io sono il Numero Quattro. Lo so. Il prossimo sono io.”
“Un pianeta antico, cento volte più antico della Terra. Tutti i problemi che la Terra deve affrontare oggi – inquinamento, sovrappopolazione, surriscaldamento globale, carenza di cibo – li ha avuti anche Lorien. A un certo punto, venticinquemila anni fa il pianeta cominciò a morire. Era molto prima che venisse sviluppata la capacità di viaggiare per l’universo, e gli abitanti di Lorien dovettero fare qualcosa per sopravvivere. In modo graduale, ma con costanza, cambiarono il loro stile di vita, per assicurarsi che il pianeta rimanesse per sempre autosufficiente. Così abbandonarono tutto ciò che era nocivo.: armi da fuoco, bombe, sostanze chimiche e inquinanti.”
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