Pagine: 504 Titolo originale: The Ambassador's Mission Lingua originale: Inglese Editore: Nord Anno di pubblicazione 2011 Codice EAN: 9788842917076 Voto: 4/5 |
Non è stato facile per il giovane Lorkin crescere all’ombra della madre, la maga Sonea, famosa in tutto il regno di Kyralia per aver reintrodotto la potentissima magia nera. E altrettanto difficile è stato confrontarsi con la memoria del padre, morto prima che lui nascesse: Lord Akkarin, l’uomo che, vent’anni prima, era riuscito a sventare l’invasione dei perfidi maghi di Sachaka, dando inizio a un periodo di pace e prosperità. È quindi per dimostrare il proprio valore che Lorkin si offre volontario per una missione pericolosissima: scortare Lord Dannyl, il nuovo ambasciatore, proprio a Sachaka, la cui popolazione nutre ancora un profondo risentimento nei confronti dei kyraliani. Al contrario di Lorkin, che è stato addestrato per diventare un guerriero, Dannyl si trova più a suo agio in una schermaglia dialettica che in un duello di magia. Eppure, durante il viaggio, un gruppo di spie rapisce Lorkin, e Dannyl è quindi costretto a combattere, non solo per salvare la sua giovane scorta, ma anche per sventare una cospirazione volta a scatenare una sanguinosa guerra tra Kyralia e Sachaka...
Primo libro della Traitor Spy Trilogy, il sequel di The Black Magician Trilogy che sarà composto da: The Ambassador’s Mission (questo libro appunto, La Spia dei Maghi), The Rogue in uscita a Maggio 2011 (in Usa e Regno Unito) e The Traitor Queen ancora in lavorazione.
Ho atteso questo volume con impazienza, perché dopo la lettura del prequel alla trilogia L’Appprendista del Mago e della Black Magician Trilogy, Trudi Canavan si è ritagliata un posto tra le mie scrittrici preferite. E sono felice di dire che, nonostante le alte aspettative che avevo riguardo a questo libro, non sono rimasta per niente delusa.
Lo svolgimento della storia procede sempre con le stesse modalità. Parte da una situazione centrale, con quasi tutti i personaggi presenti nello stesso luogo, per poi aprirsi a ventaglio e disperderli per le Terre Alleate, ognuno preso ad affrontare situazioni differenti ma infine collegate tra loro. Per chi si avvicina alla lettura della Canavan, e non è abituato ai suoi tempi narrativi, l’inizio è sempre un po’ lento. Nulla di cui spaventarsi, perché in un crescendo di eventi, l’attenzione del lettore viene poi completamente catturata dal suo mondo fantastico.In questo terzo volume, gli accenni al passato, alla storia della guerra tra Kyralia e Sachaka, ai tempi in cui Lord Akkarin era uno schiavo in questo paese, sono un punto di partenza per degli sviluppi inattesi. Molti misteri e perplessità che rimanevano nella mente con la fine della prima Trilogia, trovano qui una soluzione e naturalmente molte altre domande si pongono e restano inesplicate. Il valore di questa scrittrice si dimostra anche in questo, La Spia dei Maghi potrebbe anche essere un libro unico e autoconclusivo, ma contemporaneamente spinge a chiedersi cosa accadrà dopo, e ad attendere i libri successivi.
Ma procediamo con ordine. La storia si apre nella cornice di Kyralia, tra la Corporazione dei Maghi e le vie della Città. Ci troviamo una ventina d’anni dopo la guerra tra Kyralia e Sachaka, vinta dai Kyraliani grazie soprattutto all’intervento di Lord Akkarin e Sonea e inizialmente, ritroviamo i personaggi già conosciuti. Sonea, ora Maga Nera insieme a Lord Kellan, per scelta della Corporazione di non abbandonare la magia superiore ma affidarla a due maghi che potessero controllarsi reciprocamente. Ceryni, ormai affermato Ladro che vive nei bassifondi cittadini, amico d’infanzia di Sonea che continua a mantenere con lei contatti che sarebbero proibiti dalla Corporazione. Lord Rothen sempre al fianco di Sonea, Lord Regin che sembra cresciuto e cambiato e Dennyl che diventerà ambasciatore a Sachaka. Si inserisce un nuovo perosonaggio che, per la forza carismatica, riesce a tamponare il vuoto lasciato nel mio cuore da Lord Akkarin (ancora non riesco a farmene una ragione!): Lorkin, il figlio si Sonea e Akkarin.
Si alterna nel libro la narrazione di questi personaggi, raccontando le storie di Sonea, Ceryini e i maghi della Corporazione a Kyralia da un lato, e dall'altro le avventure che si trovano ad affrontare Lord Dennyl, inviato come ambasciatore kyraliano a Sachaka e Lorkin, che cerca di costruirsi un proprio percorso di vita alla ricerca di una nuova forma di magia e di una netta distanza di un'esistenza all'ombra dalla leggenda dei genitori. Ad Arvice, capitale di Kyralia ci si troverà ad affrontare il problema di un Cacciatore, che sta cercando di eliminare tutti i ladri. Ma il problema potrebbe conivolgere anche la Corporazione, perché si dice che ci sia un mago fuorilegge che esercita la magia nel territorio, senza l’autorità. Le due cose potrebbero essere collegate, e si dovrà indagare per scoprire cosa si nasconde dietro il cacciatore. Nel frattempo le leggi della Corporazione necessitano di modifiche, che non saranno facili da attuare e interpretare perché, dopo Sonea, altri apprendisti dei bassifondi sono entrati nella Corporazione, ma sembra venga a mancare l’equità di trattamento tra i maghi. Nell’esotica Sachaka troveremo Lord Dennyl, partito come ambasciatore, soprattutto alla ricerca di informazioni per continuare la sua ricerca sulla storia della magia, e Lorkin, partito come suo aiutante che ha trovato in questa ricerca una grande motivazione. Sachaka infatti non fa parte dei territori alleati, troppe sono le differenze tra le leggi di questi popoli sempre in confiltto. Tra le principali l’utilizzo della magia superiore e il possesso di schiavi, ai quali i sachakani non sono pronti a rinunciare. Ma se si trovasse una diversa forma di magia, forse i rapporti tra i due popoli potrebbero essere differenti. Le preoccupazioni iniziali di Sonea, per l’incolumità di Lorkin in territorio nemico, purtroppo sono fondate e dopo pochi giorni dall’arrivo in terra straniera, Lorkin viene quasi ucciso e rapito. Un’inaspettato sviluppo coinvolgerà le vite dei due kyraliani. Lorkin si troverà al cospetto dell’antico gruppo delle Traditrici e dovrà fare un’importante scelta per la sua vita futura e Lord Dennyl scoprirà che, in effetti, i sachakani non sono così rigidi nei comportamenti sociali come lui presumeva inizialmente e lascia dubbiosi per lo sviluppo dei rapporti tra lui e Ashaki Achati.
Estratti da La Spia dei Maghi.
“Avevamo avuto cinquecento anni per cancellare dalla memoria queste conoscenze rimaste nascoste, e anche il fatto che un tempo facevamo uso della magia nera, e che, al di là delle montagne di Sachaka, la nostra nemica, la usa ancora adesso. Se Akkarin non avesse dissepolto quel patrimonio di conoscenze, e non avesse imparato a usare la magia nera, adesso saremmo morti, oppure schiavi.”
“Talvolta non ci vuole nient’altro che un unico uomo e un po’ di conoscenza per fare cose immani. (…) Si. E talvolta non ci vuole nient’altro che un unico uomo e un po’ di conoscenza per fareimmani danni.”
“Dannyl sapeva che non avrebbe dimenticato tanto facilmente perché i sachakani fossero così temuti, anche quando si comportavano come padroni di casa assolutamente rispettosi e di buone maniere. Non era il potere che avevano a renderli crudeli, ma la volontà di usarlo per spadroneggiare su chi era più debole di loro.”
“Achati contrasse le spalle, quindi si rilassò. <<Conversare con voi mi piace molto>>. Dannyl sorrise <<Non farebbe nessuna differenza anche se non fosse così. Avete soltanto me con cui parlare da qui ad Arvice>>. Achati socchiuse gli occhi <<E penso che potrebbe piacermi anche fare altre cose con voi, oltre a conversare>>
(…. Dannyl è adorabile, sto ancora ridendo per la sua reazione!!)
E per finire….
“Tutte quelle domande andavano a poco a poco accumulandosi nella mente di Lorkin e nel suo taccuino”
(… e nella mia testa, attendo il volume successivo con ansia, come sempre!!).
2 commenti:
ho letto la prima trilogia e me ne sono innamorata! come hai detto la canavan ha uno stile tutto suo, all'inizio sembra molto lento ma poi ti prende e ti trascina all'interno della storia senza lasciarti.
anche io ho pianto la morte di akkarin, era un personaggio fantastico, all'inizio lo detestavo ma poi come non si fa ad amarlo? spero che lorkin copra al meglio l'assenza del padre.
mi dispiace che abbiano pubblicato solo questi libri della cavan escludendo le altre due trilogie precedenti.
Ciao Susi! Anch'io mi sono innamorata della trilogia. Anche il prequel e La Spia dei Maghi mi sono piaciuti. Adoro la scrittura della Canavan, e insomma...ormai ho un debole anche pee Lorkin (anche se Akkarin era un personaggio di tutt'altro spessore...almeno per ora!).
Posta un commento