Pagine: 396 Titolo originale: The Lace Reader Lingua originale: Inglese Editore: Garzanti Anno di pubblicazione 2010 Codice EAN: 9788811694199 Voto: 3/5 |
È estate e l'oceano ruggisce le sue onde sulla città di Salem. Towner Whitney è tornata dove tutto è cominciato. Il tempo pare essersi fermato. La grande casa segnata dalla salsedine è avvolta dal silenzio. Eppure a Towner sembra ancora di vedere Lindley, la sua gemella, mentre, con lei, ride e legge il futuro secondo un'antica arte trasmessa di madre in figlia tra le strane donne della famiglia Whitney. Towner era fuggita da tutto ciò, prigioniera del senso di colpa e della follia. Perché l'ultima volta che aveva previsto il futuro, Lindley era morta. Sono passati quindici anni. Ma la scomparsa dell’amata zia Eva, la donna che l'ha allevata, la costringe a fare ritorno, a ripercorrere quella strada troppe volte dimenticata. Per trovarla, Towner non ha altra scelta: deve affrontare il segreto che la lega indissolubilmente a Lindley. Un segreto che affonda le radici in un passato inconfessabile che molti, nel dan Whitney e nella chiusa comunità di Salem, hanno cercato di rimuovere. Dalla madre di Towner, May, una donna dura e solitaria, che vive su un'isola sperduta, alla fragile Emma, marchiata da una ferita indelebile, alle eclettiche signore con il cappello rosso, fino a Cal, un ambiguo predicatore. Quando il corpo di Eva viene restituito dalle onde e un'altra ragazza scompare, Towner capisce di essere precipitata di nuovo nell'incubo di quella calda estate di quindici anni prima. Circondata dalle chiacchiere e dai sospetti, non può fare affidamento che su se stessa. Ora più che mai tutto dipende da lei. È questa l'eredità che Eva le ha lasciato: scrutare il futuro e distinguere vero e falso, tra odio e amore, tra realtà e sogno. Solo allora il velo che offusca il suo destino finalmente si solleverà.
Towner era fuggita più lontano possibile da Salem, per lasciarsi alle spalle la sua storia famigliare un po’ troppo pesante da gestire. E’ scappata dall’altra lato degli Stati Uniti, ma la scomparsa di Eva, la zia con la quale è cresciuta e in realtà unico suo contatto rimasto con quella , la costringe a tornare a Salem e a confrontarsi con tutti i problemi che aveva cercato di cancellare dalla propria mente.
Un romanzo psicologico e una lettura un po’ troppo lenta per me. Sembrava di essere continuamente avvolti da una nebbia ottenebrante, che non lasciava la possibilità di vedere chiaramente la vicenda. La parte che mi è piaciuta maggiormente, e quella per la quale ho affrontato la lettura di questo romanzo, è stata l’ambientazione a Salem. Ho visitato personalmente questa cittadina ed è stata caratterizzata molto bene dalla scrittrice, sia dal punto di vista descrittivo che di sensazioni che si creano camminando per le sue strade.
Per quanto riguarda la storia in sé, purtroppo la scrittrice ha dato poco spazio a dei momenti che sarebbero potuti essere interessanti, mentre si è dilungata in episodi che non necessitavano che poche righe. L’inizio è intrigante con misteri lasciati irrisolti e la curiosità che induce nel lettore e il finale sicuramente è una sorpresa, ma non sono sicura di apprezzare come è stata gestita l’intera storia per arrivare alla scoperta finale.
Estratti da La Lettrice di Pizzo.
Estratti da La Lettrice di Pizzo.
“Io so leggere il pizzo e anche il pensiero, ma non mi sforzo di farlo, semplicemente mi capita, a volte. Anche mia madre sa fare entambe le cose, ma con gli anni è diventata una donna pratica e ha capito che conoscere quello che c’è nella mente di una persona o il suo futuro non è sempre nell’interesse di qualcuno.”
“A volte, guardandoci alle spalle, possiamo individuare il momento in cui la nostra vita ha svoltato prendendo un’altra direzione. Nella lettura del pizzo si chiama <<punto di quiete>>. Eva dice che è il punto intorno al quale ruota tutto il resto, quello in cui emerge il vero schema delle cose.”
“Ogni parte di me voleva riemergere, ma sapevo che se fossi tornata in superficie non sarei più riuscita a scendere. C’è un momneto in cui l’istinto prende il sopravvento sulla volontà e il corpo respira da solo. Accade semplicemente. “
“Nella lettura del pizzo nn ci sono risposte sbagliate. Ciononostante è facile ottenere risultati sbagliati semplicemente ponendo le domande sbagliate.”
0 commenti:
Posta un commento