domenica 4 settembre 2011

La Collezionista di Voci di Kimberly Derting


Pagine: 324
Titolo originale: The Body Finder
Lingua originale: Inglese
Editore: Mondadori
Anno di pubblicazione: Giugno 2011
Codice EAN: 9788804611769
Voto:  4/5
Un potente paranormal thriller che alterna la prospettiva delle vittime e quella del carnefice: una caccia in cui la preda diventa predatore. E viceversa.
Violet è una ragazza con uno strano potere: riesce a percepire le impalpabili tracce sensoriali che la morte dissemina sul proprio cammino. All’inizio sono solo animali del bosco vicino a casa, le creature di cui annusa l’agonia. Ma quando a otto anni trova il cadavere di una ragazza, Violet comprende che il suo dono avrà conseguenze inimmaginabili. E con il tempo intuisce che non solo le vittime, ma anche gli assassini emanano un’impercettibile scia che odora di sangue. A sedici anni sembrerebbe l’unica persona al mondo in grado di identificare un pericoloso serial killer che pone fine a giovani esistenze in fiore. E a conoscere il segreto di Violet è solo Jay, il suo migliore amico che piano piano si trasformerà in qualcosa di più.

Un originale e davvero bel primo volume per la nuova saga “The Body Finder”, che al momento prevede in totale quattro libri. Una storia d’amore con delle note di intenso thriller, che mi hanno fatto tenere il fiato sospeso fino alla fine… e il finale, l’ho trovato favoloso. Perfino nelle ultime tre pagine avevo il cuore in gola per quanto la scrittrice sia stata capace di tenere in sospeso quel piccolo particolare (che naturalmente non posso rivelarvi!).
Violet vive nello stato di Washington, nella cittadina di Buckley, immersa nella natura, è abituata a vagare nel bosco col padre. Fin da piccola, nelle sue escursioni tra la natura, è sempre stata in grado di percepire il richiamo di animali uccisi, che risuonavano nella sua mente come un’ultima chiamata disperata. La ragazza, seguendo il richiamo, riusciva a trovarli e a dargli pace. Quando li sotterrava, nel piccolo cimitero per animali che il padre le aveva creato, i richiami delle crature infatti svanivano, come se fosse riuscita a donargli la quiete.
I richiami, o echi, arrivano a Violet tramite sensazioni, odori come l’odore dell’aglio, immagini visive come l’arcobaleno su una macchia d’olio, o suoni come il rumore di campane. Violet non sa come succeda, sa solo che non può ignorarlo perché il richiamo si fa sempre più forte nella sua testa e lei non è in grado di scacciarlo. Lo stesso eco che è presente sugli animaletti uccisi, rimarrà per sempre addosso anche all’assassino. La ragazza se ne accorge con il suo gatto, quando porta in casa dei topi che ha cacciato e talvolta lo deve mandare fuori dalla sua stanza perché la sensazione di vicinanza è insopportabile.

Ad otto anni però, durante una delle tante passeggiate nel bosco col padre, seguendo quell’eco irresistibile, Violet inizia a scavare nella terra e trova il corpo di una ragazza morta. La sua vita viene improvvisamente sconvolta. Perché Violet sa per certo che la ragazza è stata assassinata. Perché ora sa che, oltre agli animali, è in grado di percepire anche gli echi degli esseri umani.
I genitori sono preoccupati ma Violet, pur continuando ad avere degli incubi sul ritrovamento, riesce ad andare avanti con la sua vita normale, fatta di scuola, divertimenti, amici.
Da sempre accanto a lei c’è Jay, il suo migliore amico. Abitano vicini da tutta la vita e sono inseparabili. All’inizio del nuovo anno scolastico, troviamo una Violet sedicenne, incredibilmente turbata dalle strane sensazioni che il suo migliore amico provoca in lei. Jay è cambiato, non è più un ragazzino e lei non è l’unica ad essersene accorta. A scuola sembra essersi creato un Jay-fan club. Violet è infastidita, forse gelosa ma, per non rovinare la loro amicizia, decide di tacere quello che prova e di tentare di comportarsi normalmente seppur ogni volta che Jay le sorride il suo cuore faccia un balzo nel petto.
Jay, quale suo migliore amico e molto vicino anche alla famiglia di Violet, è l’unico a sapere del dono della ragazza, oltre appunto alla cerchia famigliare. Sarebbe stato strano il contrario, visto che fin da piccoli passavano ogni istante insieme e Violet non avrebbe potuto spiegare altrimenti le sue ricerche nei boschi. Tutti però sanno di dover mantenere il segreto, per la sicurezza della ragazza.
Il giorno della festa di fine estate, Violet e Jay, stanno facendo un giro su una moto d’acqua sul lago e ritornando verso la riva, Violet viene attratta da qualcosa, come una specie di riflesso strano sull’acqua. Un’arcobaleno. Sa già inconsciamente di cosa si tratta, ma non se ne rende conto finchè non lo vede. Il corpo di una ragazza, morta, sotto il filo dell’acqua. Jay la abbraccia e la porta lontano da quell’immagine, e insieme chiamano la polizia. Ma, come sempre succede, Violet sa già che quello non è stato un’incidente. La ragazza nell’acqua è stata uccisa.
Dopo quest’episodio la cittadina di Buckley viene nuovamente sconvolta. Delle ragazze spariscono nel nulla. Qualcuno le rapisce e le uccide. La polizia sembra non riuscire a trovare il colpevole di questi tremendi delitti. L’assassino è molto abile a nascondere ogni traccia possa condurre a lui.
Ma Violet sa che ci sono delle tracce che non può nascondere, perché le avrà addosso per sempre, l’eco delle ragazze morte e che lei ha già visto, da quel primo ritrovamento sul lago, il giorno della festa di fine estate… o forse da prima ancora di quel giorno.
Da questo momento, in un crescendo di azione e suspance, in un alternarsi di narrazione con brevi interventi dell’assassino in capitoli separati, la storia farà palpitare il mio debole cuore. Violet, suo malgrado, non può restare fuori dalla ricerca dell’assassino perché sembra l’unica in grado di trovarlo. Ma quanto può essere pericolo diventare la cacciatrice di un serial killer? Davvero Violet sarà in grado di trasformarsi in predatore, o diventerà lei stessa la preda?
Estratti dal libro. 


“Passò ad un andatura rilassata e lasciò divagare i pensieri, persa nella musica e nella cadenza regolare dei suoi movimenti. Le piaceva la sensazione di controllo che provava quando correva, avere il dominio del proprio corpo, il comando delle azioni perfettamente sincronizzate di ogni muscolo. Quando le sue lunghe falcate divoravano il terreno si sentiva forte. Almeno in quell’aspetto della sua vita si sentiva potente.”
“Emilee Marquez aveva solo quattordici anni quando era stata rapita mentre tornava a casa da scuola. Era stata assassinata prima di essere sotterrata nel terreno morbido in cui Violet l’aveva trovata. L’attrazione che l’aveva portata a scoprire Emilee era stata quasi insopportabile, qualcosa che andava oltre il controllo di Violet. Ma perché? Forse perché non era trascorso molto tempo, o forse per la violenza della morte. O peggio ancora, pensava Violet, magari perché Emilee era stata consapevole di quello che le succedeva mentre moriva. Forse aveva capito troppo e quel ricordo era rimasto impresso a fuoco per sempre sul suo corpo, nella forma di un’eco.”
“Non gli importava di dover prendere qualche misura di sicurezza in più. Anzi, per una qualche ragione, correre più rischi per scovare ragazze che abitavano tanto vicino a dove viveva e lavorava lui rendeva tutto maggiormente eccitante. Era come pisciare nel proprio giardino. Perverso e sbagliato. E gli piaceva. Si diede un’ultima controllata allo specchio prima di varcare la porta. La Caccia era iniziata.”

2 commenti:

Kaleela ha detto...

Questo libro DEVE essere mio *W*

A Book Bite ha detto...

Ha! Sapevo che ti saresti fermata qui... merita merita!

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